Ungaro: «Contro il San Marino contano solo i tre punti. Sono pronto a sostituire Spanò»
Il centrale classe '87 guiderà la difesa a Bellaria: «L'intesa con Cigagna procede bene. Qui al nord si gioca un calcio più tecnico»
Tra i protagonisti della vittoria di domenica contro il Crema c'è anche Gaetano Ungaro, ultimo acquisto del mercato di dicembre, decisivo con un intervento di petto che ha negato il raddoppio ai nerobianchi nel momento di maggiore difficoltà dei granata.
Il tuo debutto con l'Adrense non è stato dei più esaltanti, ma ti sei ampiamente riscattato contro il Crema...
«In queste piazze è importante farsi trovare subito pronti, ma si vince e si perde sempre tutti assieme. Sono contento per la mia prestazione di domenica, nonostante fossi entrato a freddo: devo ringraziare i compagni per avermi dato una mano».
I tre punti conquistati in extremis hanno riaperto il campionato?
«Assolutamente sì, poi la sconfitta del Modena è stata la ciliegina sulla torta di una domenica perfetta. Peccato solamente per i punti persi contro l’Adrense altrimenti saremmo ancora più vicini, ma siamo contenti lo stesso».
Si parla tanto del Modena, ma anche la Pergolettese ora è in testa alla classifica...
«Ovviamente teniamo anche in considerazione la Pergolettese ma prima di tutto dobbiamo pensare a quello che succede in casa nostra e a fare più punti possibili».
Quanta autostima dà una vittoria in rimonta?
«Solo quando si fa parte di un vero gruppo arrivano vittorie del genere. Il merito è di tutti noi e del lavoro che facciamo in settimana».
Veniamo alle note dolenti: oltre a Staiti e Zamparo squalificati, domenica mancherà anche
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«Mi spiace per il capitano, spero recuperi presto perché la sua presenza è importante dentro e fuori dal campo. Se il mister deciderà di farmi giocare metterò in campo l’atteggiamento giusto».
Le ultime vicende societarie vi riguardano da vicino?
«No, il nostro unico obiettivo è quello di pensare solo al campo e preparare nel migliore dei modi la gara con il San Marino: siamo la Reggiana quindi dobbiamo per forza prenderci altri tre punti».
Ti sei già ambientato al calcio del girone D?
«Il gruppo H dal quale provengo è più difficile, le squadre giocano in modo più rognoso e gli stadi sono sempre pieni di spettatori per un clima più "caldo": qui invece vedo che si predilige la tecnica e il gioco palla a terra».
Come procede l’intesa con Cigagna?
«Cigagna è un ragazzo che ascolta i consigli senza essere presuntuoso. Credo che lui e gli altri giovani se continueranno su questa strada potranno ambire a traguardi importanti in carriera».
Com’è giocare al “Città del Tricolore”?
«E’ uno stadio importantissimo, regala sensazioni positive tutte le volte che scendiamo in campo. Giocare e vincere davanti a così tanti tifosi è davvero qualcosa di speciale».
Quanto è difficile marcare Zamparo in allenamento?
«Sicuramente è stimolante affrontarlo, tutte le squadre vorrebbero un attaccante del genere tra le proprie fila».
A Reggio ti stai trovando bene?
«Sì, qui si vive molto bene. La prossima settimana la mia famiglia che vive ancora a Reggio Calabria verrà a farmi visita e mostrerò loro la città. L’unica cosa alla quale non mi sono ancora abituato è il freddo pungente, assai diverso da quello che avevo trovato nella scorsa stagione a Potenza...».
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